È stata presentata venerdì 14 ottobre, ai soci e alla stampa, l’edizione 2022 del Report del Valore Pubblico di CLARA, il documento di rendicontazione integrata degli impatti economici, sociali e ambientali generati dalle attività di Clara in relazione ai suoi stakeholder, interni ed esterni.
Dal 2021 il Report è redatto annualmente in collaborazione con il Centro di Ricerca sul Valore Pubblico (CERVAP) dell’Università degli Studi di Ferrara, con il supporto di tutte le strutture operative e amministrative di CLARA, e si basa sull’integrazione di diversi modelli teorico-professionali di riferimento.
Il Report, illustrato stamattina dal professor Enrico Deidda Gagliardo e dai ricercatori del CERVAP, è strutturato sulla misurazione e rendicontazione di sei Valori (Economico-Finanziario, Materiale, Naturale, Umano, Organizzativo, Relazionale) ispirati ai sei Capitali dell’Integrated Reporting Framework, e sulla valutazione del contributo di Clara al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dettati dall’Agenda 2030.
Tra gli elementi di rilievo riguardanti il Valore Economico-Finanziario (cioè l’insieme delle risorse economiche impiegate nei processi di erogazione dei servizi), emergono la riduzione dei costi della produzione, che passano dai 50,7 milioni di euro del 2018 ai 49,6 del 2021. Rispetto al Valore Materiale (l’insieme di immobili, infrastrutture e mezzi fisici utilizzati per l’erogazione dei servizi), è significativo in particolare l’aumento del numero di conferimenti presso i Centri di Raccolta, 187mila, più che raddoppiati rispetto al 2018, mentre in tema di Valore Naturale (l’insieme di processi e risorse ambientali che contribuiscono all’erogazione dei servizi offerti dall’azienda), è da segnalare la diminuzione della quantità di rifiuti raccolti, scesi a 567 Kg per abitante nel 2021, dai 621 di quattro anni prima. Infine, il Valore Relazionale (la capacità dell’azienda di creare relazioni e condivisione di valori con gli stakeholder interni ed esterni), che conferma dati molto rassicuranti sulla customer satisfaction, con oltre l’80% degli utenti soddisfatti.
Seguendo la metodologia sviluppata dal CERVAP, attraverso una media opportunamente ponderata dei risultati dei diversi Valori (o delle dimensioni della performance) è stato quindi calcolato il Valore Pubblico creato da CLARA. È emerso un costante miglioramento rispetto al 2018, anno di riferimento dell’analisi. Si osserva infatti un +8,7% di Valore Pubblico nel 2019 e un +5% circa nel 2020, dato più contenuto dovuto perlopiù all’imperversare della situazione emergenziale. Nel 2021 si registra invece un aumento, rispetto al 2018, pari a +11,2% anche grazie alle ottime performance in termini di Valore Materiale e Organizzativo, e alla ripresa delle attività di tipo relazionale.
«Per un’azienda con affidamento in house come CLARA spa, essere sostenibile significa investire in un modello di sviluppo in grado di mantenere un circolo virtuoso tra crescita economica e benessere per le persone e per il territorio, e di conciliare gli interessi delle generazioni attuali con quelli delle generazioni future» ha spiegato Annibale Cavallari, presidente del Consiglio di Amministrazione della società. «Il lavoro svolto insieme all’Università di Ferrara testimonia la capacità di CLARA di creare e consolidare Valore Pubblico, contribuendo sia al miglioramento del livello di benessere di utenti e stakeholder, sia al miglioramento del proprio livello di salute interna».
Anche il Direttore Generale Alfredo Amman ha espresso soddisfazione per i risultati espressi nel Report e per l’efficace collaborazione instaurata con il CERVAP. «L’esperienza fatta con la prima edizione del Report ci ha permesso di mettere a fuoco meglio gli indicatori, la loro analisi e la relativa misurazione, giungendo a questa nuova edizione che è sempre più proiettata a diventare strumento di gestione. Possiamo anticipare, a questo proposito, che la terza edizione prevederà il coinvolgimento, oltre che dei Soci, anche degli altri stakeholder esterni, comprese associazioni di categoria e cittadini».
A fare da cornice all’evento è stata la Delizia Estense di Belriguardo, a Voghiera, residenza realizzata dal marchese Nicolò III a partire dal 1435, che tra palazzi e giardini aveva un’estensione tale da essere definita la “Versailles degli Estensi”. La Sala delle Bifore, dove si è svolto l’incontro, è collocata sopra al museo archeologico, che custodisce, tra l’altro, i reperti ritrovati nella necropoli romana risalente al I-III sec d.C., scoperta nel 1976 a Voghenza.
Il Report del Valore Pubblico di CLARA è consultabile a questo link.