Il compostaggio domestico è un’attività che, imitando il ciclo della natura (in maniera controllata e accelerata), permette di ottenere dalla decomposizione dei rifiuti un terriccio ottimo per il giardinaggio.
In natura, infatti, le sostanze organiche, sia di origine vegetale che animale, quando non risultano più “utili” alla vita, vengono decomposte da microrganismi presenti nel terreno, che le restituiscono al ciclo naturale. Le componenti meno degradabili formano l’humus, preziosissimo per la crescita di altri vegetali, in pratica una vera e propria riserva di nutrimento per le piante.
Oggi, anche chi vive in una piccola casa con giardino può “riciclare” i propri rifiuti organici attraverso il compostaggio domestico.
È sufficiente una compostiera (che può essere richiesta a CLARA una sola volta in comodato d’uso gratuito, o che può essere acquistata nei negozi di giardinaggio o bricolage, oppure può essere costruita in proprio) e la materia prima, costituita appunto dagli scarti di cucina e da quelli del giardino.
Le regole per un buon compost
Per ottenere un compost di qualità, utilizzabile in giardino o nell’orto, occorrono alcune attenzioni:
- la giusta miscelazione tra scarti umidi (quelli di cucina) e scarti secchi (quelli del giardino)
- un’adeguata aerazione (i microrganismi vivono in presenza di ossigeno, e solo in questo modo ci si garantisce dall’assenza di cattivi odori)
- un’adeguata percentuale di umidità (se è troppo bassa il processo di decomposizione si rallenta, se è troppo alta i rifiuti tendono a marcire, generando cattivi odori)
- la scelta del luogo adatto (possibilmente sotto un albero, o comunque in un luogo non troppo assolato d’estate e non troppo ombreggiato d’inverno)
- la preparazione del fondo, con del materiale legnoso, per garantire il drenaggio dell’umidità in eccesso.
Dopo alcuni mesi, il compost è pronto. Un compost maturo si riconosce comunque dal colore scuro, dall’aspetto soffice e dal profumo gradevole di terriccio di bosco (niente a che vedere con il cattivo odore dei rifiuti!).
A seconda del grado di maturazione gli usi possono essere diversi. In genere un compost maturo, quindi molto stabile, lo si ottiene dopo 8-10 mesi, ed è ottimo per vasi fioriti, risemine di prati, e anche per ospitare radici.
Il compostaggio è dunque un’ottima pratica per l’ambiente: innanzitutto perché permette di ridurre le quantità di rifiuti organici conferiti in discarica, allungando la durata delle discariche (che attualmente, a causa di tutti i rifiuti che produciamo si esauriscono nell’arco di pochi anni), riducendo i cattivi odori e la formazione del percolato, una sostanza potenzialmente molto inquinante per la falda acquifera. Inoltre consente di ricavare del terriccio naturale e “genuino”, risparmiando anche sul costo del fertilizzante che altrimenti dovremmo acquistare per il giardino.